Emanuele Ferrari, pianoforte e percorso artistico

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Biografia di Emanuele Ferrari

Emanuele Ferrari è pianista e ricercatore di musicologia e storia della musica presso l’Università di Milano-Bicocca, dove insegna Musica e didattica della musica. E’ autore di quattro monografie e decine di saggi di estetica e critica musicale. Ha tenuto concerti, lezioni-concerto, master classes, relazioni a convegni, conferenze, e pubblicato saggi, in: Italia, Svizzera, Francia, Spagna, Germania, Olanda, Svezia, Cipro, Colombia, Brasile e Stati Uniti. I suoi spettacoli pianistici e narrativi vengono trasmessi sul canale satellitare Sky Classica HD e da La Fenice Channel, radio web del teatro La Fenice di Venezia. Spettacoli “in cui il protagonista è un artista solo” (“Musica”), “geniale” (La Stampa), che “svela tutti i segreti di una composizione” (“Corriere della Sera”). Ospite, tra l’altro, delle Settimane Musicali di Stresa, del Teatro Dal Verme (come solista e con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali) e della Società del Quartetto di Milano, della Cavallerizza di Reggio Emilia e della Brown University di Providence (una delle otto università più prestigiose degli Stati Uniti) ha ottenuto entusiastiche recensioni, articoli e interviste sui principali quotidiani italiani e sulle più importanti riviste di musica. Per l’originale attività artistica e l’innovativa didattica universitaria ha ottenuto il Silver Award nella competizione internazionale Reimagine Education Awards di Philadelphia nella categoria Coltivare la curiosità, premio più alto ottenuto da un ateneo italiano nel 2016. La sua biografia è stata inclusa nel Marquis Who’s Who in the World 2015 e 2016. E’ membro fondatore dell’Accademia del Silenzio.

“Emanuele Ferrari non è un semplice musicista, è uno show-man, un performer che nei suoi spettacoli mette insieme esperienza pianistica, filosofica, attoriale, didattica, portando al pubblico un prodotto completo, che allo stesso tempo piace e insegna” (“Corriere dello Spettacolo”).
“Il risultato è di sconcertante compiutezza e originalità” (“Il Dubbio”)
“Vedere e ascoltare Ferrari mentre suona, spiega e racconta è davvero uno spettacolo che può lasciare attoniti gli spettatori… affronta il palcoscenico con una naturalezza e una spontaneità davvero impressionanti… una magica alchimia che si ripete ad ogni spettacolo” (“Amadeus”).
“Ed è allora che, magicamente, il brano ‘suona’ in maniera nuova, entrando non solo nelle orecchie, ma anche nella mente dell’ascoltatore…” (“Corriere della Sera).
“Brillante pianista e musicologo… quasi una star fra i musicisti che comunicano con limpida eloquenza” ( “La Repubblica”).
“Il caso più eclatante tra i nuovi divulgatori… fa capire come la musica sia anche un’arte corporea” (“Classic Voice”).
“Acuto, perentorio… Musicista incantevole. Pensa alla grande e chiede di pensare con lui ” (L. Arruga, “Giornale del Quartetto”).
“Un progetto innovativo… Una scuola dove apprendere quei segreti che, di solito, durante le semplici esecuzioni si fa fatica a trovare” (“Il Giornale”).
“Geniale” (“La Stampa”).