La staffetta dell’inclusione prosegue e da Città di Castello giunge a La Verna.
La quarta tratta prevede l’attraversamento di 2 regioni ricche di storia e di bellezze: l’Umbria e la Toscana.
Un cammino intenso di profonda spiritualità, in un luogo di pace che ancora oggi ci parla della vita di SanFrancesco.
In questa tratta di 78 km si aggiungeranno la Coop Lavorare insieme e Coop San Martino.
Fondata a gennaio 2017 con l’obiettivo e il desiderio di diffondere il messaggio che si può buttare il cuore oltre l’ostacolo chiamato sclerosi multipla, è nata per tendere una mano a coloro che sono affetti da questa patologia.
Come? Attraverso lo sport per dimostrare che il movimento è molto importante per le persone con SM ed ha effetti positivi sulle limitazioni fisiche e a livello psichico.
Numerose sono le attività che l’associazione ha messo in campo con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e divulgare un messaggio di inclusione.
La mission – lavorare insieme affinché disabilità e fragilità non vengano considerate un mondo a parte, ma una parte del mondo– si concretizza attraverso azioni legate alla quotidianità (come servizi, assistenza educativa scolastica, residenzialità) e iniziative volte alla valorizzazione del tempo libero delle persone fragili (proposte di vacanza, escursioni e camminate).
La scommessa è quella di continuare a dare più peso ai volti, ai nomi e alle storie, rispetto i numeri.
Come? Operando fedeli ai principi della cooperazione sociale per favorire l’inclusione dei ragazzi e promuovere un’operazione culturale nei confronti del territorio stesso che si abitua a vedere la persona disabile al centro della comunità.
“Abbiamo deciso di aderire alla proposta in quanto la nostra mission si concretizzi attraverso azioni legate alla quotidianità (che trovano risposte attraverso
la filiera di servizi che offriamo, partendo dall’assistenza educativa scolastica sino alla residenzialità), ma
anche tramite iniziative volte alla valorizzazione del tempo libero delle persone fragili; questo tema si concretizza attraverso l’offerta di proposte di vacanza, escursioni e camminate.
Il messaggio portato da una staffetta sposa l’idea di lavorare insieme anche nell’ottica di “tramandare un messaggio”, di “fare squadra”, e questo messaggio è carico di significato, in quanto l’unione fa la forza”.
Nata nel 1990 da un gruppo di educatori e familiari di persone disabili, riuniti in equipe per un lavoro di ricerca e studio sull’handicap, negli anni la cooperativa ha consolidato la ricerca e la sperimentazione di servizi sempre più vicini ai bisogni delle persone con disabilità o in condizioni di fragilità e dei minori.
Km 20
Abbiamo iniziato la quarta ed ultima tratta del nostro viaggio con il nuovo gruppo e tanto divertimento, confrontandoci e scherzando con i nostri dialetti, quello bresciano delle nostre associazioni organizzatrici e di Se Vuoi Puoi e quello bergamasco delle cooperative Lavorare Insieme e San Martino. Un gemellaggio che anticipa Brescia Bergamo Capitali della Cultura 2023.
I ragazzi sono stati bravissimi, un bellissimo gruppo, molto loquace, il che ci ha permesso di confrontarci e raccontarci molto. Hanno percorso i 20km fino alla meta senza esitazioni, accompagnati da nuvole e pioggia tutto il giorno fino all’arrivo.
Prima di raggiungere la meta siamo stati accolti all’Eremo del Buon Riposo, un posto veramente magico con uno splendido ulivo del 1400, da Andrea, che ci ha raccontato la storia e dove si è effettivamente fermato San Francesco. Andrea ci ha salutato con una bellissima frase di Desiderata.
“Tu sei figlio dell’universo, non meno degli alberi e delle stelle; tu hai il diritto ad essere qui. E che ti sia chiaro o no, non vi è dubbio che l’universo ti sia stia schiudendo come dovrebbe. Perciò sii in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca, e qualunque siano le tue lotte e le tue aspirazioni, conserva la pace con la tua anima pur nella rumorosa confusione della vita. Con tutti i suoi inganni, i lavori ingrati e i sogni infranti, è ancora un mondo stupendo. Fai attenzione. Cerca di essere felice“.
La sera siamo stati accolti dal Sindaco di Citerna, Enea Paladino, e la Pro Loco ci ha preparato una cena alla terrazza Belvedere dove abbiamo mangiato tutti insieme con Manuele De Crescenzo.
Maria Luisa Garatti, Se Vuoi Puoi: “Ogni giorno imparo cose nuove e ciò che mi riempie davvero il cuore è che non c’è disabilità e non c’è patologia per poter creare una comunità unica, senza discriminazioni e senza alcun tipo di confronto. Siamo tutti speciali e incredibilmente forti“.
Guarda il video del passaggio di testimone tra Se Vuoi Puoi, rappresentante della terza tappa, e le cooperative Lavorare Insieme e San Martino, la dichiarazione di Giorgio Scotti (Cooperativa Lavorare Insieme) e gli scatti del primo giorno di cammino del nuovo gruppo.
Km 13
Quest’oggi, direzione Sansepolcro! Siamo partiti stamattina dal bellissimo borgo di Citerna, avvolti dalla nebbia e man mano che siamo scesi abbiamo incontrato il sole. Un cammino non troppo impegnativo, lungo 13km, che abbiamo percorso tutti con facilità. I nostri ragazzi sono stati davvero bravissimi!
Abbiamo quindi raggiunto Sansepolcro, una cittadina medievale con ricchezze artistiche notevoli. Qui, nel tardo pomeriggio siamo stati accolti con molto piacere dall’assessore e responsabile dei cammini in Toscana e, nella sala consigliare del Comune di Sansepolcro, abbiamo avuto l’opportunità di raccontare la storia e la mission del nostro progetto InSuperAbile.
Dopo un giro alla scoperta del centro storico, siamo salite sul campanile del Duomo di Sansepolcro, scoprendo di questa tradizione campanaria, molto sentita nella Città di Castello.
Per l’ultima tappa di questo cammino si sono aggiunte inoltre al gruppo Maria Cristina, una donna non vedente, accompagnata da Marina Parisio dell’associazione Se Vuoi Puoi.
km 18
Eccoci partiti alla volta di Pian della Capanna! Questa è stata una tappa davvero impegnativa. La prima parte del cammino l’abbiamo percorsa lungo un sentiero di montagna nel bosco. È stata molto dura ma tutti insieme siamo riusciti ad arrivare alla fine di questo percorso. I ragazzi sono stati bravissimi e hanno davvero superato i propri limiti, soprattutto Federica, una ragazza con delle difficoltà motorie, che nonostante la molta fatica nel camminare su un terreno così sconnesso non ha mai mollato ed è arrivata anche lei alla fine.
Il gruppo ha fatto davvero la differenza, perché ognuno di noi ha collaborato e aiutato gli altri a concludere la prima parte di questo cammino.
Siamo cosi giunti all’Eremo di Montecasale, un Eremo francescano bellissimo eretto nella pietra nel 1100. Qui abbiamo avuto la possibilità di visitare l’interno e di vedere le celle dei Santi che sono passati in questo luogo meraviglioso. Al suo interno, nella cappella, abbiamo anche ricevuto la benedizione.
Dopo questa visita il gruppo è ripartito per percorrere l’ultima parte del cammino: chi se l’è sentita ha continuato a piedi, chi invece era più stanco ha concluso la tappa con l’aiuto del pulmino. Quest’ultimo pezzo è stato davvero impegnativo e difficoltoso perché i km fatti al mattino iniziavano a farsi sentire ma, il panorama che ci siamo trovati davanti appena arrivati, ha ancora una volta fatto scomparire tutta la stanchezza.
Alle 18 finalmente siamo arrivati al rifugio “Pian della Capanna”, un posto molto bello e immerso nel verde. Qui abbiamo cenato e trascorso una serata divertentissima ballando tutti insieme. Siamo un gruppo davvero coeso, in pochi giorni siamo riusciti a creare un legame forte, c’è un’inclusione perfetta e siamo davvero felici perché ogni giorno le emozioni che si creano sono davvero speciali.
Nel gruppo è arrivato anche Alberto Malinverni, il nostro videomaker che, insieme alla sua famiglia, ci ha raggiunto per finire le riprese si questo splendido cammino.
km 16
Oggi, di buon mattino, siamo in partenza verso Pieve Santo Stefano per la nostra penultima tappa. Il cammino verso questa meta è stato davvero faticoso perché il percorso non era bene tracciato e infatti, più volte, abbiamo dovuto tornare sui nostri passi perché ci stavamo perdendo. Abbiamo camminato tra ostacoli e su sentieri molto sconnessi e per i nostri ragazzi non è stato facile ma sono stati bravissimi e sono riusciti comunque a raggiungere la destinazione.
Lungo il percorso ci siamo fermati per una piccola sosta e abbiamo visitato l’Eremo di Cerbaiolo, anch’esso costruito fra le rocce in mezzo al bosco. La visuale da questo punto era davvero molto bella.
Dopo questa breve pausa siamo ripartiti per percorrere gli ultimi chilometri che ci dividevano da Pieve Santo Stefano.
Km 11
Eccoci qui, prontissimi per percorrere gli ultimi chilometri di questo meraviglio cammino! Siamo partiti questa mattina da Pieve Santo Stefano verso il Santuario de La Verna, la nostra tappa finale.
I chilometri che ci aspettavano erano quasi tutti in salita ma, la vista mozzafiato che ci ha accompagnato lungo tutto il tragitto ci ha fatto vivere con più leggerezza il cammino.
L’arrivo al Santuario è stato davvero ricco di emozioni perché, oltre ad essere un luogo molto bello e ricco di storia, rappresentava per noi la fine di questo progetto. Appena arrivati ci siamo stretti in un lungo abbraccio e, tra baci e saluti, abbiamo festeggiato la fine di questa emozionante Staffetta dell’inclusione.
Le emozioni che proviamo in questo momento sono davvero difficili da spiegare a parole.
“Oggi “InSuperAbile” finisce il suoi passi nei passi di Francesco!
Avete portato LUCE a questi piccoli ma grandi luoghi sparsi tra le verdi colline dell’Umbria e della Toscana tanto cari a Francesco. I vostri sorrisi, le vostre lacrime, la gioia e fratellanza mi hanno commosso e sono stati momenti speciali e magici ai quali io abbia mai avuto il privilegio d’assistere! Rimarrete impressi nel mio cuore per sempre e vi porterò in tutti i cuori dei pellegrini che dal Buon Riposo passeranno!
Abbiamo sentito insieme, per un’istante, le nostre anime e i nostri cammini ed io ho capito fin da subito che noi eravamo già fratelli e voi speciali! Insieme su questi passi sono sicuro che avrete capito appieno l’importanza di ciò che avete fatto, dell’immensa eredità che porterete a casa da lasciare alle generazioni future e per chi come me vive nella via, siete ispirazione nelle vostre storie che non conosco ma che il Buon Riposo ha ascoltato e nel bello che mi avete donato! A tempo debito questo nostro Buon Riposo passato assieme diventerà leggenda dove noi che ne abbiamo fatto parte lo racconteremo ai nostri figli e nipoti, alle persone a cui vogliamo bene, a quelle che amiamo!
Ciò che avete fatto nell’immensa eredità dei passi di Francesco è di assumere un ruolo fondamentale e vitale nell’aver fatto immortalare nel cuore, A TUTTI, la tanta bellezza che ci circonda, in modo che questa storia di Francesco non finirà mai e non cambierà, ma cambieranno gli uomini e le donne che la racconteranno!
Sono sicuro che il vostro cuore saprà accompagnare e custodire questi passi speciali, quasi magici, fino dentro le vostre vite e…oltre!
Sarà bellissimo!
Un grande grandissimo abbraccio!
Grazie mille per ciò che siete e per quello che mi avete donato.
Non perdiamoci!
Tornate a trovarmi e nel frattempo proteggete la vostra felicità”. Andrea – custode del Buon Riposo e Maria Luisa Garatti – Se Vuoi Puoi.
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“Siamo giunti al termine di questo fantastico viaggio: 700 km di sudore, fatica, salite e discese, anime belle e gioiose, scazzottate interiori e risposte a domande che erano lì e martellavano nella mia testa da tempo.
Sogni e voglia di progetti nuovi che sono affini al Tuo essere.
Quando inizi a camminare, non ti rendi conto di tutto quello che ti aspetta, di tutte le cose che ti sentirai “addosso”, di quello che ti capiterà di vedere, incontrare, vivere.
E allora che fai? tieni il tuo cuore aperto, in ascolto e vai!
Penso che metabolizzare ciò che ho vissuto e sentito sarà lungo, ma vi lascio con un messaggio che mi hanno dedicato e che racchiude tutto quello che sono e penso:
“ Tu sei un figlio dell’universo, non meno degli alberi e delle stelle;
tu hai un preciso diritto ad essere qui.
E che ti sia chiaro o no, senza dubbio l’universo va schiudendosi come dovrebbe.
Perciò sta in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca,
e qualunque siano i tuoi travagli e le tue aspirazioni, nella rumorosa confusione della vita conserva la tua pace con la tua anima.
Nonostante tutta la sua falsità, il duro lavoro e i sogni infranti,
questo è ancora un mondo meraviglioso. Sii prudente.
Fa di tutto per essere felice”.
Mariella Faustinoni grazie di essere stata ancora al mio fianco, sei speciale”. Maria Luisa Garatti – Se Vuoi Puoi
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“E’ la mia seconda esperienza con il progetto insuperabile come autista del pulmino che accompagna i partecipanti.
Anche quest’anno mi rendo conto che questo progetto e’ per me un’esperienza che arricchisce in quanto mi permette di conoscere persone che vengono da ogni parte dell’Italia.
Per la prima volta mi sono confrontata con persone con autismo di cui non conoscevo le varie problematiche. Quanto sorridono mi rendono felice e capisco che che i problemi della quotidianità sono delle banalità rispetto alle problematiche che hanno questi ragazzi.
Ho visto tantissimi paesi anche piccoli con Borghi e tradizioni interessanti.
Questa esperienza mi fa capire che dovremmo donare più tempo agli altri facendo anche del volontariato perché se fai del bene ti torna.” Elisa Achilli, autista InSuperBus
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