Day 5: 27 Luglio 2023
Villa Verrucchio > Rimini
Km 34
Abbiamo cominciato questo cammino a La Verna cinque giorni fa, e oggi, dopo aver percorso circa 130 kilometri, si chiude la prima frazione della staffetta con l’arrivo a Rimini.
La sveglia presto come sempre, la partenza non altrettanto, ma è normale, siamo in tanti, ci sono imprevisti e i tempi di tutti da rispettare. Oggi inoltre ci siamo soffermati un po’ più del solito. Prima di incamminarci Padre Bruno ci ha mostrato le bellezze del Convento di Villa Verucchio, dove abbiamo passato la notte. Nel chiostro ci siamo seduti ad ammirare il cipresso che, leggenda vuole, sia stato il frutto del bastone piantato da San Francesco. Si dice infatti che il Santo abbia percorso parte del cammino usando un bastone trovato nei boschi per alleviare la fatica e che abbia poi deciso di piantarlo proprio qui, a Villa Verucchio, dove oggi svetta un albero di circa 25 metri di altezza per 5 di circonferenza. Abbiamo ascoltato il Padre raccontare le storie che narrano la lunga vita di questo convento. Terminiamo la visita mattutina nella chiesa che ha subito diverse ristrutturazioni e restauri: la sua bellezza risiede nell’abside che ospita un crocifisso risalente all’epoca di Francesco e in alcuni affreschi, dai più recenti, del cinquecento, a quelli più antichi realizzati da alcuni pittori della scuola giottesca.
Dopo la visita con il Padre abbiamo avuto modo di conoscere il sindaco di Villa Verucchio, Stefania Sabba, e alcuni collaboratori che ci hanno portato dei dolci tipici romagnoli. Messa sul fuoco della cucina del convento una moca enorme, abbiamo fatto una rifocillante colazione insieme a loro e ad alcuni membri dell’Associazione Via di Francesco Rimini-La Verna, che ci hanno poi accompagnato per il resto del percorso, fino alla meta.
Oggi nessuna salita troppo impervia, né sentieri troppo scoscesi. Tutti hanno proseguito fino alla fine. I ragazzi sono stati formidabili, abbiamo varcato tutti insieme le soglie della cittadina, attraversando le vie del centro storico per raggiungere il Duomo, il tempio malatestiano presso cui ci attendevano l’assessore Francesco Bragagni e un operatore della Rai TG Regione, che ha fatto alcune riprese per includerci in un servizio che andrà in onda nei prossimi giorni.
Il passaggio del testimone dai ragazzi di Lavoriamo Insieme, Sevuoipuoi e San Martino a le Aole e Pedalabile avverrà domani in mattinata. Tuttavia questo cambio si può già percepire nell’aria. Infatti le emozioni sono tantissime, sia mentre camminiamo che poi, all’albergo Migani, dove ci accoglie con gentilezza Francesca.
Dopo un rapido tuffo al mare ed una cena ristoratrice abbiamo scambiato parole ed opinioni commuoventi. Abbiamo consegnato a coloro che hanno partecipato a questa prima settimana i diplomi che testimoniano le lunghe camminate insieme e, dopo la breve cerimonia, ognuno si è espresso sull’esperienza.
Chi una breve impressione, chi si è sentito di condividere qualche riflessione più approfondita. Tutti ci siamo emozionati, e forse è questa la parola che descrive meglio la giornata di oggi. Emozione e commozione derivata dall’interazione, dalle relazioni di scambi che ogni secondo di questo progetto ci porta ad intrattenere. Interazioni umili che nascondono grandi significati. E poi si sa che dai diamanti non nasce nulla, mentre è da ciò che c’è di più ordinario che nascono le cose più belle.
InSuperAbile è un progetto che sfida i limiti, anche quelli che crediamo più certi (o almeno ci prova), per farceli valicare nel cammino di scoperta di nuovi noi stessi, nella marcia che rompe i muri invisibili. InSuperAbile è un’esperienza che lavora contro queste barriere, che limitano le interazioni e i rapporti di inclusione.